È il 1889, un’imbarcazione entra lentamente nella baia di Portofino. La costa ligure diventa sempre più nitida, ogni dettaglio inizia a mettersi a fuoco sopra le onde che bagnano con ritmo cadenzato gli scogli di Santa Margherita Ligure. Ma questa volta, alzando lo sguardo da prua, una novità si staglia all’orizzonte: una signorile villa decora il paesaggio marittimo, donando allo scenario naturale un inedito tocco di eleganza.
Si tratta della dimora della nobile famiglia Costa, originaria della Corsica, che ha scelto di costruire la propria residenza nella Perla del Tigullio.
Passano sei anni, la villa viene ampliata e accoglie una prima ala adibita a uso alberghiero. La vocazione ricettiva diventa sempre più chiara e nel 1910 vengono aggiunti ulteriori spazi: l’edificio raggiunge così le dimensioni dell’Imperiale Palace Hotel, uno dei più prestigiosi alberghi della Riviera Ligure.
Sono gli anni all’apice della Belle Époque e i saloni dell’hotel si trasformano in un elegante crocevia dove si ritrovano sovrani, nobili, celebri artisti e pensatori che scelgono Santa Margherita Ligure per godere del ristoro e della bellezza del luogo durante la stagione estiva.
La regina Elena di Savoia soggiorna per lunghi periodi nelle Suite Imperiali, mentre grandi protagonisti della scena culturale e teatrale, da Pirandello a Eleonora Duse, animano con la loro presenza le stanze del piano nobile. Grazie a loro, il palazzo rivive i fasti di un tempo ormai lontano, avvolto in un’aura di nostalgia e gloria.
Da teatro di mondanità e villeggiatura d’élite, nel secolo successivo Imperiale Palace Hotel diventa silenzioso protagonista di un episodio cruciale della storia europea.
Il 16 aprile 1922, con stupore della stampa internazionale e dei delegati presenti alla Conferenza Economica di Genova, nel salone ovale poi rinominato “Sala del Trattato” si consuma una delle pagine più significative della diplomazia del primo dopoguerra. Qui, il Ministro degli Esteri tedesco Walther von Rathenau e il Commissario agli Esteri sovietico Georgij Vasil’evič Čičerin siglano il Trattato di Rapallo: un accordo pensato per ricostruire i rapporti tra le due nazioni sulla scena internazionale. Si sancisce così, tra le volte di uno degli alberghi di lusso più prestigiosi della Liguria, la pace separata tra Germania e Russia: sul fronte diplomatico, le ostilità della Grande Guerra volgono al tramonto.







